MARAVEE VILLAGE 2009
Ideato e diretto da Sabrina Zannier
CASTELLO DI COLLOREDO (UD), 17 LUGLIO – 23 AGOSTO 2009
STAZIONE ROGERS, TRIESTE, 24 OTTOBRE – 29 NOVEMBRE 2009
OBALNE GALERIJE, PIRANO (SLOVENIA), 23 APRILE – 12 MAGGIO 2010
Dopo sette edizioni inaugurate a Villa Ottelio-Savorgnan, ora oggetto di recupero architettonico, quest’anno Maravee approda al Castello di Colloredo di Monte Albano. Stringendo una partnership con la Comunità Collinare del Friuli e con il Comune, la rassegna si appresta così a puntare i riflettori sulla meraviglia storico-architettonica di un sito che attende il recupero del suo più ampio comparto per rinascere complessivamente come importante punto di riferimento in regione.
Un mutamento di location che avviene nel flusso della continuità, di attenzione a un rinnovato rapporto uomo/ambiente, che Maravee Village mette in scena attraverso il principio di ‘costruzione’, concettuale e pragmatica, puntando il dito sull’architettura, sul design e sulla moda.
Per suggerire l’idea, ma anche le sensazioni e le emozioni, di un “villaggio” da vivere nel futuro ormai prossimo. Fondato sulla sostenibilità fra uomo e ambiente, sull’importanza di utilizzo dei materiali riciclati e dei materiali nuovi, individuati dalla ricerca scientifica e brevettati dall’industria, si caratterizza attraverso una rinnovata co-progettualità fra cultura, impresa e territorio, che vede il passaggio dal concetto di sponsorizzazione a quello di partnership. Questo il filo rosso che caratterizza il progetto al Castello di Colloredo e in particolar modo la mostra Arte / Impresa / Territorio.
Nata dalla selezione di video d’artista commissionati da alcune tra le più prestigiose aziende italiane, sottolinea come la condivisione progettuale fra arte e impresa rappresenti un’importante via d’innovazione culturale, sociale ed economica. Con la collaborazione delle aziende coinvolte – Eupragma con Paolo Comuzzi; Illy con Adam Kalkin; Molteni & C con Anna Galiena; Moroso con Michael Lin e Alessandro Paderni; Anna Rachele con Olivo Barbieri, Moreno Gentili e Massimo Vitali; Snaidero con Comuzzi, Pininfarina, Gae Aulenti, Mangiarotti..; Valcucine con Gabriele Centazzo, Enrico Zanetti, Umberto Giolli… – le sale si trasformano in ambienti emozionali che suggeriscono il Villaggio del prossimo futuro. Dove opere video, fotografie d’autore, performance teatrali e installazioni ambientali fanno emergere poetiche e stilemi degli artisti, video maker, attori, designer e architetti che li hanno ideati e realizzati contemplando la filosofia o il profilo istituzionale dell’azienda committente.
Sempre in castello, il concetto di Villaggio si estende alla mostra Relazioni esterne, che rilancia il linguaggio del disegno come progetto nello spazio, come desiderio di comunicazione, come volontà di accorpare bizzarre narrazioni, con le opere di Michele Bazzana, Gaia Carboni, Elena Del Fabbro, Marina Ferretti, Andrea Kwas.
Il tutto animato dalle performances Arte come mestiere dell’attore Massimo Somaglino che dell’omonimo libro di Munari anima il capitolo denominato L’arancia, i piselli, la rosa attraverso una performance recitativa tesa a sottolineare la stretta relazione che intercorre fra natura e cultura; Corpo architettonico della compagnia Liberi Di.. in cui la danza acrobatica tesa al virtuosismo ginnico e allo spirito circense vede i corpi librare nell’aria per segnare a fiato sospeso l’architettura del castello. Ancora azioni e condivisioni con la cena interattiva di Modidì e il Villaggio dei bimbi di Damatrà
Alla Stazione Rogers la mostra Abiti Menoperpiù con le creazioni di giovani stilisti dell’Europa dell’Est inscena capi vestimentari a più funzioni, mentre la mostra La casa dell’ospite di Stefano Scheda e Devis Venturelli alle Obalne Galerije presenta in video e fotografie un intervento installativo sulle facciate di Piazza Tartini, in cui il sociale s’interfaccia con l’urbanistica.