Maravee fàbrica 2011

MARAVEE FÀBRICA 2011

L’etica e la bellezza del lavoro fra produzione e visionarietà In fotografie, sculture, installazioni, film e performance

Ideato e diretto da Sabrina Zannier

CASTELLO DI SUSANS / MAJANO (UD) 11 NOVEMBRE – 20 NOVEMBRE 2011

Dopo aver suggerito, con Maravee Village 2009, l’idea del villaggio come luogo di scambio comunitario all’insegna del rapporto uomo-ambiente, e dopo aver sottolineato, con Maravee Domus 2010, l’importanza della relazione arte/impresa/territorio nel contesto domestico, Maravee Fàbrica 2011 affronta il tema del lavoro come ambito entro il quale rivalutare l’identità complessa dell’individuo, tesa fra sfera privata e dimensione collettiva. Il latino fàbrica indica sia l’“edificio adatto a”, quindi lo stabilimento industriale in cui le materie prime o semilavorate sono trasformate in prodotti finiti, sia il processo di lavorazione, quindi l’operatività, l’impegno, la dedizione dell’uomo. Interni di fabbriche, laboratori, studi, progettualità e operosità che conducono alle connotazioni di prodotto, tracciano il passo di questa edizione, a ridosso di due aspetti fondamentali del lavoro inteso come valore etico: identità e creatività. Attraverso fotografie, film, sculture, installazioni e performance si mette in scena l’etica e la bellezza del lavoro che lega l’impegno del fare e progettare all’identità dell’individuo, alla sua relazione con il gruppo, la città, l’ambiente e la visionarietà. L’intento di Maravee Fàbrica è di suggerire un curioso percorso entro l’eccellenza dell’innovazione, tesa fra sapienza artigianale e potenzialità tecnologiche. Un percorso di ricerca attento alla forma, nell’arte e nel design, al colore, ai materiali, capace di riscrivere, all’insegna dell’ironia, del lirismo e della bellezza ritmi, ossessioni e luoghi comuni del fare quotidiano. Artisti provenienti dall’Italia, dalla Russia, dall’India e dal Giappone, propongono visioni dirette sul mondo del lavoro, affrontato nelle sue più diverse sfaccettature, affiancandole ad altre che essenzializzano, a ridosso dell’identità individuale, quel principio del ruolo sociale che incide nel vivo della psicologia collettiva. Seguendo il format dello spettacolo a più voci, la serata inaugurale sarà inoltre animata da performance teatrali e da installazioni commestibili, in cui il design s’intreccia con il food, chiamando in causa la diretta partecipazione del pubblico.

Gli eventi inaugurali

Fàbrica Tour

di e con Massimo Somaglino
Lettura teatrale itinerante per dire con il corpo e con le parole pensieri e sensazioni sul tema del lavoro, conducendo il pubblico in una passeggiata collettiva entro l’universo creativo che, in nome dei valori della soggettività e della collettività, Maravee Fàbrica vira sul fantastico fronte della visionarietà.

Food Design

di Natascia Fenoglio del gruppo Ciboh
Investigando e sperimentando le potenzialità del cibo, capovolgendo situazioni, cambiando materiali e funzioni delle cose, fondendo il ludismo con l’estetica pop, nascono mondi curiosi e oggetti commestibili. Per un incontro pubblico sul tavolo del convivio.

Le mostre

La fabbrica della visionarietà

Le opere fotografiche di Olivo Barbieri, Monica Biancardi, Sergey Bratkov, Sara Corsini, Maurizio Frullani, Lorena Matic, Yasumasa Morimura e Luigi Vitale propongono il tema del lavoro sul doppio registro della produzione e della visionarietà. Interni di fabbriche, a ridosso di catene di montaggio e operatività dal sapore artigianale o altamente tecnologico, esterni di grandi cantieri o di malghe si affiancano ad altri luoghi di produzione, come il teatro, il supermercato, la strada, lo studio d’artista, mettendo sempre in scena il ruolo dell’individuo, anche concentrandosi su veri e propri ritratti. Puntando il dito sul principio dell’etica, che pone l’uomo al centro della produzione lavorativa, la mostra apre suggestivi scenari votati alla visionarietà, laddove mestieri e ruoli diversi inscenano situazioni tese fra assurdo e ironia, recuperando nel mondo della fiaba il principio del lavoro o ammiccando alla mitologia per ricreare un universo che ruota attorno al ruolo di una figura.

Sensazioni immobiliari

La realizzazione del cortometraggio ideato per Maravee Fàbrica da Lorena Matic ha richiesto una lunga preparazione, che ha spinto l’artista a vivere personalmente l’esperienza dell’agente immobiliare per mettere in scena un altro mestiere, in linea con il ciclo fotografico I Mestieri al quale Matic lavora da anni. Sempre entro una poetica dedita alle relazioni sociali e alle più diverse collaborazioni, quest’opera riconferma la vena ironica vissuta calandosi di volta in volta in ruoli e travestimenti diversi. Attingendo all’esperienza lavorativa praticata per l’occasione, dalla quale recupera modalità di relazione finalizzate alla vendita, sviscerando paure, dubbi e problematiche affettive, economiche e logistiche percepite in chi è in cerca di casa, Matic trasforma una visita guidata a un appartamento in vendita in un sinistro e assurdo viaggio tra il mondo del lavoro e la psicologia del quotidiano.

Costruire e rispettare

Le sculture e le installazioni di Corrado Bonomi, Belinda De Vito, Michele Spanghero, Hema Upadhyay e Willy Verginer affrontano il tema del lavoro sul doppio registro della costruzione urbanistica e del rispetto ambientale. All’idea di città, che contempla le problematiche sociali legate all’immigrazione, alla ricerca del lavoro, alle contaminazioni socio-culturali, si affianca il valore del prodotto industriale attento al riciclo e alla creatività, in una sorta di altare al consumismo consapevole. Il connubio fra design, natura e produttività industriale suggerisce l’idea di un bosco dei desideri o conduce alla relazione fra minimalismo formale e sonorizzazioni. Coloratissimi scenari – votati al recupero dei valori della mano nell’arte e nel design – sono i paesaggi mentali osservati da figure scultoree che incarnano le riflessioni dell’uomo sulla bellezza della natura.

Il catalogo

Il team

Ideazione e direzione artistica: Sabrina Zannier
Organizzazione: Associazione culturale Maravee
Immagine coordinata: DM+B&Associati
Scenografie: Belinda De Vito
Allestimenti: Ideaeffe
Curatela laboratori creativi per l’infanzia: Damatrà
Curatela formazione: Modidì
Ufficio Stampa: AtemporaryStudio di S. Punis e G. Felluga

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