Maravee Clorofilla 2004

MARAVEE CLOROFILLA 2004

Ideato e diretto da Sabrina Zannier

VILLA OTTELIO SAVORGNAN, ARIIS DI RIVIGNANO (UD), GIUGNO-LUGLIO 2004

Maravee 2004, emblematicamente intitolata Clorofilla, è un omaggio alle calendariali feste mariane e affronta la relazione uomo-natura problematizzando il concetto di habitat, ambiente o environment all’insegna della qualità della vita in direzione di una ri-naturalizzazione del mondo proprio ad opera dell’arte e, non da ultimo, della tecnologia.

 

Clorofilla: un sottotitolo diretto e incisivo, che gioca sul principio della sinestesia ammiccando al cortocircuito fra la vista – sollecitata dall’idea del verde – l’olfatto – stimolato dall’odore dell’erba – e il gusto, che ci riporta al sapore della menta, magari anche quella dei chewingum, in cui la natura rivive come mero richiamo mnemonico in un prodotto di sintesi chimica, portatore di quell’ormai persistente relazione fra natura e industria, natura e cultura.

Clorofilla è un omaggio alla natura, alle distese verdeggianti, al rigoglio di alberi, piante e fiori. Un omaggio, però, assolutamente calato nella contemporaneità, laddove il rapporto dell’uomo con la natura non può certo prescindere dalla volontà di affrontare una sua problematizzazione, chiamando in causa scenari controversi, questioni legate alla forzatura dei cicli naturali, al problema dei rifiuti, affrontabile mediante il riciclaggio. Si tratta di una problematica ampia, radicata nella quotidianità di tutti; tanto ampia da fare di Clorofilla una sorta di scatola cinese dalla quale si svilupperanno i temi del prossimo triennio di Maravee: l’Acqua, l’Energia e il Riciclaggio.

Qui l’arte partecipa al processo di naturalizzazione dell’esistenza attingendo contemporaneamente dall’universo tecnologico e da quello delle ritualità tribali su quel ponte che collega i più arcaici valori umani ai futuribili sviluppi di un’umanità che pone al centro del discorso artistico la sua relazione con il contesto, quindi la centralità del mondo.

Installazioni, fotografie, dipinti e performances di Maddalena Ambrosio, Arearea, Allun, Cristina Bari, Bruno Benuzzi, Beppino De Cesco, Eva Marisaldi, Hiroyuki Masuyama, Rachel Selekman, Isabella e Tiziana Pers, Sara Rossi, Mariateresa Sartori, Marialuisa Tadei, Nicola Toffolini, Sabrina Torelli, Simone Tosca, Zimmerfrei.

Propongono una passeggiata nel verde suddivisa in percorsi tematici di valenza concettuale e sensoriale: la Valenza magico-rituale, radicata nelle antiche culture tribali, poi sfociata nelle tradizioni popolari e riemersa nella contemporaneità sia in ambito sociale che culturale; la Dimensione scientifica, in cui affiorano processi tecnologici e ingegneristici, nonché riferimenti all’ambito psicanalitico; la Temporalità, analizzata sia sotto il profilo concettuale che pragmatico, coniugando tecniche digitali con concezioni olistiche; il Circuito ambiente-animale-alimentazione umana, con una critica acuta ed emozionale agli allevamenti intensivi.

La passeggiata prosegue in direzione di Scenari stra-ordinari, con situazioni venate di assurdo o attraversate da una leggera brezza lirica, che narrano di mondi altri generati dalla riflessione sulla relazione tra l’uomo e l’ambiente naturale. Poi approda alla Valenza mitico-fiabesca, con affascinanti scenari naturali abitati da situazioni fantastiche, tese fra vero e fiction, che giunge anche alla commistione tecnologica fra natura, musica e arti visive.

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